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Kiev, "il più grande raid di sempre": cosa c'è dietro all'ultima mossa di Mosca

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Nella notte le difese aeree ucraine hanno distrutto 71 dei circa 75 'Shahed', i cosiddetti 'droni kamikaze', lanciati dalle forze russe. Lo ha riferito l'aeronautica ucraina sul proprio canale Telegram. Secondo le forze ucraine, si tratta di un numero record di attacchi effettuati con droni sull'Ucraina. La direzione principale dell'attacco è stata Kiev. Secondo il portavoce dell'amministrazione militare della capitale ucraina, Mykhailo Shamanov, la difesa antiaerea ha abbattuto più di 40 bersagli aerei diretti verso Kiev. L'attacco è durato sei ore ed è diventato l'attacco più intenso contro la capitale dall'inizio dell'invasione russa. In seguito all'attacco almeno due persone sono rimaste ferite e diversi edifici residenziali e non residenziali sono stati danneggiati in tutta la città.

 

 

"È il peggior attacco condotto dai militari russi con droni iraniani sulla capitale dell'Ucraina da quando è iniziata l'invasione su larga scala della Russia", ha comunicato su Telegram il capo dell'amministrazione militare di Kiev Mykhailo Shamanov. Il sindaco Vitalii Klitschko ha spiegato che la maggior parte dei danni sono stati provocati dai detriti dei velivoli senza pilota abbattuti dalla contraerea. "Più di 70 Shahed sono stati lanciati contro l"Ucraina nella notte del genocidio dell'Holodomor. Terrore consapevole. In questo momento particolare. La leadership russa è orgogliosa di poter uccidere le persone", ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelenesky. Il quarto sabato di novembre è infatti la giornata del ricordo per le vittime innocenti della campagna di collettivizzazione forzata dei terreni agricoli ordinata da Stalin nel 1932-1933, chiamata in Ucraina "Grande carestia". 

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