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Medio Oriente, dal Libano accusa ad Israele: 2 giornalisti e un civile uccisi in un raid

Almeno tre persone sarebbero state uccise in bombardamenti israeliani contro il sud del Libano. Questo stando all’agenzia libanese Nna, che denuncia che «l’incessante bombardamento israeliano contro la zona di Tayr Harfa (nei pressi di Tiro) ha portato all’uccisione della corrispondente del canale Al-Mayadeen, Farah Omar, del cameraman, Rabie Al-Maamari, e di un civile, Hussein Aqeel, autista dei giornalisti». 

 

  

 

Al-Mayadeen, ritenuta vicina agli Hezbollah libanesi, ha accusato Israele per l’uccisione della sua corrispondente e del cameraman in un «raid aereo israeliano» nella zona di Tayr Harfa. Secondo la tv, i due avevano «appena finito una diretta alle 10 ora locale per dare aggiornamenti sui bombardamenti israeliani nel sud del Libano». In precedenza la stessa Nna aveva accusato Israele per l’uccisione di una donna di 80 anni in attacchi contro «case abitate a Kfar Kila». Il rischio di un allargamento della guerra in Medio Oriente è sempre vivo.