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Islanda, terrore per l'imminente eruzione del vulcano a Grindavik

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I circa 4 mila abitanti del porto di Grindavik, nel sud-ovest dell’Islanda e non lontano dalla capitale Reykjavyk, sono stati invitati a lasciare le loro abitazioni in vista di un’eruzione vulcanica che potrebbe distruggerlo e l’Islanda ha proclamato lo stato di emergenza. Secondo le previsioni dei vulcanologi, i movimenti del magma sottostante la crosta terrestre della zona sembrano far prevedere un’importante attività vulcanica. «Siamo molto preoccupati per le case e le infrastrutture della zona», ha detto il responsabile della protezione civile e delle emergenze dell’Islanda, Vidir Reynisson. 

 

 

Grindavik si trova a circa 40 chilometri dalla capitale ed è vicina alla centrale geotermica di Svartsengi, principale fornitore di elettricità e acqua per 30 mila abitanti della penisola di Reykjanes. È anche vicina alla stazione termale geotermica Blue Lagoon, destinazione turistica popolare che già nei giorni giorni è stata chiusa temporaneamente per precauzione. L’eruzione, secondo le previsioni, potrebbe avvenire fra poche ore o pochi giorni. Lo scenario più probabile è quello della fuoriuscita di magma da un punto qualsiasi della profonda fessura di 15 chilometri che si è formata recentemente nell’area interessata. Scosse sismiche e sollevamenti del terreno hanno già danneggiato strade ed edifici nella cittadina portuale e nei dintorni. In Islanda i «sistemi vulcanici» attivi sono 33.

 

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