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Gaza in gestione all'Egitto? La risposta di Al-Sisi all'invito della Cia

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Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha respinto categoricamente una proposta avanzata dal direttore della Cia, William Burns, riguardante la gestione della sicurezza nella Striscia di Gaza. La notizia è stata rivelata dal Wall Street Journal e sembra aver creato un'importante spaccatura nelle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e l’Egitto. Secondo il Journal, Burns avrebbe presentato la proposta ad al-Sisi durante un incontro tenutosi al Cairo, al quale ha partecipato anche il direttore dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel: il piano prevedeva che l'Egitto assumesse temporaneamente la responsabilità della sicurezza a Gaza, fino a quando l'Autorità Palestinese avesse potuto riprendere il controllo della regione.

 

 

Il presidente egiziano ha rifiutato la proposta in modo deciso, spiegando che il suo Paese non avrebbe potuto collaborare a tentativi di destituire il gruppo Hamas, che attualmente controlla la Striscia. Questo rifiuto è motivato dal fatto che l'Egitto considera Hamas come un partner necessario per mantenere la sicurezza lungo il confine tra l'Egitto e Gaza. Negli scorsi giorni il direttore della Cia si era recato in Israele per incontrare leader e funzionari dell'intelligence israeliani. Il tour di Burns in Medio Oriente si sta concentrando in particolare sugli sforzi per garantire il rilascio dei circa 241 ostaggi attualmente detenuti a Gaza e che Burns. Oltre all’Egitto e Israele sono previste riunioni in Qatar e negli Emirati Arabi Uniti.

 

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