Gaza, "battaglia di terra" e "assedio". Il generale Battisti rivela il piano di Israele
Un'operazione lunga e delicata, con le forze di difesa israeliane che dovranno fare i conti con un avversario, Hamas, che non si farà remore di usare i civili come scudi umani. A illustrare lo scenario che ci aspetta in Medio Oriente è il generale Giorgio Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan e membro del Comitato Atlantico.
«Il governo israeliano ha dichiarato che entro 48 ore la parte nord della Striscia di Gaza dove insiste la città di Gaza City sarà completamente accerchiata dopo che le forze armate israeliane negli ultimi giorni hanno proceduto su tre direttrici di attacco: dalla costa, da nord e da est. Sostanzialmente intendono inserire la Striscia di Gaza nord in questa sacca e condurre verosimilmente un assedio», ha detto Battisti all’Adnkronos. «Questa è un’operazione che comporterà, come anche affermato dai vertici militari israeliani, una battaglia di terra per entrare in questa zona intensamente urbana e densamente abitata dove comunque, ritengo come affermato anche dalle loro fonti di intelligence, si annidino ancora elementi principali di Hamas. - continua il generale - Quindi è chiaro che gli israeliani dovranno operare con molta attenzione perché, anche se hanno dato ancora oggi un avviso alla popolazione palestinese a nord di abbandonare le proprie abitazioni secondo un corridoio che sarà aperto nella giornata, è verosimile che rimarranno ancora migliaia di cittadini a Gaza che spontaneamente non vogliono abbandonare le proprie case, per paura di non poter ritornare o perché forzati dai terroristi di Hamas che si fanno scudo con i civili».
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Insomma, «l’operazione dovrà essere molto oculata, attenta e ben pianificata, sarà anche lunga dato che le forze israeliane sono state fornite dell’equipaggiamento invernale. Le forze armate israeliane dovranno tenere conto dei 240 ostaggi, dato che potrebbero essere stati nascosti proprio nella zona nord della Striscia di Gaza: tra le abitazioni di superficie oppure tra i cunicoli e i tunnel sotterranei: 500 km di tunnel ad una profondità di 50-70 metri", commenta l'alto ufficiale.
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«Dal punto di vista tattico ritengo che le forze israeliane entreranno in squadre di pochi elementi, pronti a fornirsi supporto reciproco con, probabilmente, l’utilizzo di carri armati, come si faceva nelle grandi battaglie urbane della Seconda guerra mondiale, con artiglieria d’assalto, evitando di muoversi lungo le strade principali perché potrebbero essere soggette a imboscate - conclude Battisti - Tutto questo cercando di subite il minor numero di perdite e cercando di risparmiare gli ostaggi». Tutti elementi che rivelano come gli israeliani si preparino a una lunga campagna militare.