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Israele arresta la paladina dei palestinesi. Minacce choc: "Hitler sarà nulla"
Ahed Tamimi, attivista 22enne icona della causa palestinese nel mondo, è stata arrestata dall’esercito israeliano durante un raid nella Cisgiordania. «È sospettata di incitamento alla violenza e attività terroristiche. Arrestata nella città di Nabi Saleh, è stata trasferita alle forze di sicurezza israeliane per ulteriori interrogatori», ha detto un portavoce dell’esercito all’AFP. Chiamata «la bionda» per via della folta chioma di capelli riccissimi, da anni una spina nel fianco di Israele. Nel 2018, a soli 17 anni, scontò 8 mesi di carcere inflitti dal tribunale militare per aver schiaffeggiato due soldati israeliani nel villaggio cisgiodano Nebi Saleh. Un gesto che l’aveva trasformata nel simbolo della lotta popolare palestinese contro l’occupazione israeliana. Con lei era stata condannata la madre Narimam.
L'arresto odierno è arrivato dopo che Tamimi ha minacciato sui social di uccidere coloni ebrei: "Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania, da Hebron a Jenin. Vi massacreremo e voi direte che ciò che Hitler vi ha fatto è stato un scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi. Andiamo, vi aspettiamo", si legge nel post, scritto in ebraico e arabo.
Bassem, il padre della giovane, è un noto esponente di al-Fatah, il partito del presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen, e giocava un ruolo importante nelle proteste a Nabi Salih, villaggio 20 km a nord-ovest di Ramallah. La figlia Ahed già nel 2012 era stata ripresa mentre agitava il pugno contro soldati israeliani, guadagnandosi così un incontro con l’allora premier turco, Recep Tayyip Erdogan. Ancora, nel 2015 era stata fotografata mentre mordeva la mano di un militare nel tentativo di impedire l’arresto del fratello. Anche in Israele il video era diventato un caso: alcuni lodavano la capacità dei soldati di non reagire e altri li criticavano per essersi dimostrati deboli. L