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Medio Oriente, Israele: circondata Gaza City. Suonano le sirene a Tel Aviv

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Intensi attacchi su Gaza City e nel nord della Striscia di Gaza sono stati segnalati in serata, poco dopo che l'operatore Paltel aveva rilevato un nuovo blackout delle comunicazioni nella Striscia attribuendone la responsabilità a Israele, il terzo dall'inizio della guerra. Parallelamente le sirene sono tornate a suonare a Tel Aviv e in altre città del centro di Israele per una nuova raffica di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Le forze israeliane hanno completamente circondato Gaza City e diviso in due l'enclave costiera, è l'annuncio giunto in serata dal portavoce dell'esercito dello Stato ebraico (Idf), il contrammiraglio Daniel Hagari, aggiungendo che "oggi c'è il nord di Gaza e il sud di Gaza".

 

 

La stima dell'Idf, secondo quanto riportato da Haaretz poco prima delle dichiarazioni di Hagari, è che i militari inizieranno a entrare dentro Gaza City e combattere all'interno della città entro 48 ore, dopo il completamento dell'accerchiamento. In questa fase l'esercito non avrebbe dato ordine di iniziare ad agire nell'ospedale Al-Shifa, il più grande di Gaza City e usato anche come rifugio, dove secondo le valutazioni dell'intelligence israeliana si nasconderebbero molti alti esponenti di Hamas. Ma secondo Haaretz alti funzionari dell'esercito israeliano hanno affrontato la questione e non hanno escluso una successiva operazione militare nell'ospedale.

 

 

La giornata si era aperta con due nuovi raid aerei israeliani su campi rifugiati nella zona centrale della Striscia: quello di Maghazi dove i morti secondo l'agenzia palestinese Wafa sarebbero almeno 51; e quello di Bureij, che secondo AP ha causato almeno 13 morti. Notizie che sono giunte nel giorno in cui il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nell'ambito del suo viaggio nella regione ha fatto tappa in Cisgiordania, dove a Ramallah ha incontrato il presidente palestinese Mahmoud Abbas.

 

 

"La Striscia di Gaza è parte integrante dello Stato di Palestina e ci assumeremo tutte le nostre responsabilità nel quadro di una soluzione politica globale sia per la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, che per la Striscia di Gaza", ha detto Abbas a Blinken. Il che tradotto significa che, per Abu Mazen, l'Autorità palestinese, che non ha più alcuna autorità a Gaza da quando Hamas ne ha preso il controllo nel 2007, potrebbe tornare al potere nella Striscia di Gaza nel caso in cui venisse trovata una "soluzione politica complessiva" del conflitto israelo-palestinese che stabilisca uno Stato indipendente che comprenda anche la Cisgiordania e Gerusalemme Est, terre che Israele ha conquistato nella guerra del 1967.

 

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