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Russia, troppe notizie sulla rivolta Wagner: perché Putin ha licenziato il direttore della Tass

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Il direttore della Tass, Sergei Mikhailov, è stato destituito a causa della sua copertura della rivolta della Wagner, che non è piaciuta al Cremlino. Lo scrive il Moscow Times citando diverse fonti e tornando sulle «dimissioni» del capo dell’agenzia stampa di Stato russa, avvenute il 5 luglio ma passate relativamente sotto silenzio. Quel 5 luglio, il vice primo ministro Dmitry Chernyshenko annunciò che Mikhailov si era dimesso e che avrebbe preso il suo posto Andrei Kondrashov, ex portavoce della campagna elettorale del presidente russo Vladimir Putin nel 2018. Nessuno ha spiegato le ragioni delle dimissioni di Mikhailov, che sedeva accanto al vice premier con una espressione «ansiosa».

 

 

Diverse fonti della Tass, il governo e la politica confermano ora che il vero motivo è stata la copertura della rivolta della Wagner. «Nelle prime ore del 24 giugno, la Tass è stata fra le prime a pubblicare le foto da Rostov sul Don, provando che i combattenti della Wagner avevano preso il centro della città e bloccato il quartier generale del distretto militare meridionale... Avevano scordato che il loro principale compito non è di riferire le notizie, ma di creare la narrativa ideologicamente corretta per il Cremlino», ha spiegato un funzionario del governo a Moscow Times. E la scure dello Zar Vladimir Putin è caduta sulla poltrona di Mikhailov.

 

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