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Onu, l'ambasciatore di Israele con la stella di David. Ma scoppia la polemica

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Gilad Erdan, ambasciatore di Israele all’Onu, ha indossato la stella gialla di David e accusato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite. «Alcuni di voi non hanno imparato nulla negli ultimi 80 anni. Alcuni di voi hanno dimenticato perché è stato creato questo organismo», ha detto Erdan, rievocando il nazismo e stigmatizzando la mancata condanna esplicita degli attacchi condotti da Hamas lo scorso 7 ottobre contro Israele. Il Consiglio non ha adottato nessuna risoluzione sinora sul tema. «Da oggi in poi, ogni volta che guarderete me ricorderete cosa significa rimanere in silenzio davanti al male», le parole dette mentre si appuntava sulla giacca la stella che i nazisti imponevano agli ebrei di portare sui vestiti. «Come i miei nonni e come i nonni di milioni di ebrei, io e il mio team da ora in poi indosseremo le stelle gialle. Le indosseremo finché non vi sveglierete e condannerete le atrocità di Hamas», la dura presa di posizione del diplomatico.

 

 

Il gesto dell’ambasciatore è stato stigmatizzato da Dani Dayan, presidente dell’Ente nazionale per la Memoria della Shoah, Yad Vashem: «Disonora le vittime dell’Olocausto e lo stato di Israele. La stella gialla simboleggia l’impotenza del popolo ebraico, alla mercé di altri. Oggi abbiamo un paese indipendente e un esercito forte. Siamo padroni del nostro destino, oggi mostriamo una bandiera bianca e blu, non una stella gialla».

 

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