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Israele-Hamas, uccisa la mente dell’assalto con i parapendii

Il capo della cosiddetta schiera aerea di Hamas, Issam Abu Rukbeh, è stato ucciso in un raid aereo notturno su Gaza. L’esercito israeliano ha fatto sapere che Rukbeh era responsabile della gestione dei droni, dei veicoli aerei senza pilota, dei parapendii, dei sistemi di rilevamento aereo e delle difese aeree del gruppo terroristico palestinese. Le forze di difesa israeliano hanno messi in evidenza che quest’uomo ha avuto un ruolo nella pianificazione e nell’esecuzione dell’assalto di Hamas del 7 ottobre, dirigendo i terroristi che erano entrati nel sud di Israele con i parapendii, nonché negli attacchi dei droni ai posti di osservazione delle forze di difesa israeliane. 

 

  

 

Nel frattempo, mentre molti dei leader sono stati eliminati, un alto funzionario di Hamas ha chiesto a Hezbollah e agli altri alleati di svolgere un ruolo più importante nel conflitto tra Israele e il movimento islamista. Ghazi Hamad ha dichiarato in un’intervista all’Associated Press che «apprezziamo che Hezbollah stia lavorando contro l’occupazione, ma abbiamo bisogno di più per fermare l’aggressione a Gaza. Ci aspettiamo di più». Nella sua intervista, Hamad ha negato qualsiasi coinvolgimento dell’Iran o di Hezbollah nella pianificazione dell’attacco del 7 ottobre: «La decisione è stata presa solo da Hamas, e noi ce ne siamo presi la responsabilità». Secondo l’Associated Press, Hamad non ha presentato alcuna scusa per l’elevato numero di morti civili in Israele o per il crescente bilancio delle vittime a Gaza.