medio oriente
Israele, notte di raid: colpiti tunnel di Hamas e obiettivi in Siria
Una notte di attacchi. Le forze di difesa israeliane (Idf)affermano di aver effettuato decine di raid aerei nella Striscia di Gaza colpendo tunnel, centri di comando, depositi di armi, piazzole di lancio per mortai e missili anticarro di Hamas. Lo riporta The Times of Israel. Negli attacchi sono stati presi di mira anche sale di guerra, infrastrutture e centri di comando appartenenti al cosiddetto "apparato operativo di emergenza" di Hamas, responsabile - secondo l’Idf - della creazione di blocchi che impediscono ai palestinesi di evacuare il nord della Striscia di Gaza.
Ma l’esercito israeliano ha colpito anche su altri fronti, tra cui obiettivi militari in Siria. In particolare ha affermato di aver preso di mira siti militari, infrastrutture e piattaforme missilistiche dell’esercito siriano in risposta al lancio di missili verso Israele. Ieri sera le forze israeliane hanno bombardato il territorio siriano con l’artiglieria in risposta a quella che veniva definita un’operazione per lanciare razzi verso il Golan. Nella notte tra martedì e mercoledì, l’artiglieria israeliana ha preso di mira le pianure tra due villaggi nella campagna occidentale del governatorato di Daraa, nel sud della Siria, mentre un ufficiale del regime siriano militari è rimasto ucciso dall’esplosione di una mina rimasta dalla guerra nel deserto di Raqqa, nel nord-est del Paese.
Mentre Israele sembra deciso a sferrare l'offensiva di terra nella Striscia di Gaza, arrivano le parole del leader di Hamas. Khaled Meshaal ha dichiarato che i civili catturati da Hamas il 7 ottobre sarebbero stati liberati se Israele avesse smesso di attaccare nella Striscia di Gaza. In un’intervista con Sky News, Meshaal ha rifiutato di riferirsi ai civili catturati da Hamas come "ostaggi" e ha affermato che Israele ha ucciso almeno 22 persone catturate negli attacchi aerei su Gaza. Di quelli presumibilmente morti, ha detto che molti sono israeliani, ma non ha spiegato da quali paesi provenissero gli altri. "Se Netanyahu tiene alla loro sicurezza, se gli europei e gli americani tengono alla loro sicurezza, costringano Israele a fermare la sua aggressione, a fermare questo genocidio, questi brutali crimini di guerra che vengono commessi ogni giorno. Lasciate che fermino questa aggressione e troverete i mediatori come il Qatar e l’Egitto e alcuni paesi arabi e altri troveranno un modo per farli rilasciare e noi li rimanderemo alle loro case", ha detto Meshaal.