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Israele, quale ruolo gioca il Qatar per la liberazione degli ostaggi

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Il conflitto in corso tra Hamas e Israele rappresenta "una pericolosa escalation che minaccia la regione e il mondo intero". Così l'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, nel suo discorso annuale di apertura del Consiglio della Shura a Doha. A Israele, ha affermato Al-Thani, "non va concesso il via libera per uccisioni incondizionate", ha aggiunto. Queste parole potrebbero essere un segnale importante per l'evoluzione del conflitto. Come molti esperti e analisti affermano, infatti, il teatro di guerra potrebbe allargarsi e far esplodere una concatenazione di tensioni. Ma capiamo quale ruolo ha il Qatar nell'equilibrio del Medio Oriente. 

 

 

Il piccolo emirato del Golfo del Persico è un alleato importante degli Usa ma gioca un ruolo fondamentale anche nel mondo arabo. E una conferma è arrivata da quanto accaduto nella giornata di venerdì scorso e in quella di ieri, lunedì 23 ottobre. Il successo ottenuto dalla trattativa per il rilascio delle due cittadine statunitensi Judith e Natalie Raanan e delle due donne israeliane sembra essere un'anticipazione dell'importanza di Doha nella questione degli ostaggi nelle mani di Hamas. Ma perché? Poco dopo il rilascio delle due donne statunitensi, mamma e figlia, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva ringraziato l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani. Ma non è tutto. Da quando il conflitto è scoppiato, infatti, il segretario di Stato Usa Antony Blinken è volato più volte a Doha e davanti al primo ministro Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani ha riconosciuto "l’urgenza con cui il Qatar sta portando avanti questa questione". 

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