guerra ucraina
Crimea, i russi puntano il dito: Cia e Mi6 dietro all'attacco al ponte
La Russia accusa frontalmente l'Intelligence anglosassone. Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) non avrebbe potuto portare a termine con successo l’attacco al ponte di Crimea senza il "coinvolgimento" della Cia e del Mi6 britannico, ha detto alla Tass il presidente, per conto di Mosca, del Consiglio di stato della Crimea, Vladimir Konstantinov. "L’attacco terroristico al ponte di Crimea è stata un’operazione ben pianificata, anche con l’aiuto dell’aviazione militare occidentale e dei droni da ricognizione. Per la prima volta vi hanno preso parte tre paesi: oltre alla Sbu, senza la Cia e l’MI6 questo non sarebbe stato possibile", ha affermato.
La Sbu si è presa la responsabilità dell’attacco, affermando che i droni marini sperimentali "Sea Baby" erano stati utilizzati per danneggiare il ponte. Konstantinov ha citato come prova l’articolo del 23 ottobre del Wall Street Journal, che affermava che l’attacco al ponte di Crimea ha utilizzato "droni navali sviluppati come parte di un’operazione top secret che coinvolge la Cia e altri servizi di intelligence occidentali".
Intanto la flotta militare russa starebbe gradualmente lasciando la Crimea. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportano i media ucraini. "È un risultato storico", ha aggiunto Zelensky secondo cui "per i terroristi russi non esiste più una base sicura nè una via logistica completamente affidabile in Crimea e nelle parti occupate delle coste del Mar Nero e dell’Azov".