Gli Usa provano a stoppare l'invasione, Israele avanti: "Hamas non ci sarà più"
Israele va avanti con il suo piano che porta a una offensiva di terra nella Striscia di Gaza mentre l'Europa e soprattutto gli Usa chiedono invece cautela. Il New York Times riporta che gli Stati Uniti hanno suggerito allo Stato ebraico di "sospendere la sua incursione nella Striscia di Gaza" per consentire la prosecuzione dei negoziati sugli ostaggi e per consentire che maggiori aiuti raggiungano i palestinesi all’interno della Striscia. Il quotidiano Usa sostiene inoltre che l’amministrazione di Joe Biden penserebbe anche a prepararsi contro possibili ritorsioni da parte di gruppi sostenuti dall’Iran nei confronti dei militari statunitensi nella regione, che probabilmente aumenteranno una volta iniziata la campagna di Israele a Gaza. Il confine con il Libano, dove opera Hezbollah, è caldissimo.
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Pressing che sembra al momento destinato a non avere l'effetto sperato. Un alto funzionario israeliano ha riferito alla Cnn che non ci sarà "nessun cessate il fuoco" a Gaza mentre gli Stati Uniti e il Qatar lavorano per liberare più di 200 ostaggi detenuti da Hamas nell’enclave assediata. Il funzionario ha detto al network statunitense che "non sono a conoscenza" delle richieste degli Stati Uniti per un ritardo nella prevista operazione di terra di Israele a Gaza, e ha detto che sia Israele che gli Stati Uniti vogliono che tutti gli ostaggi vengano rilasciati "il più rapidamente possibile". "Non si può permettere che gli sforzi umanitari abbiano un impatto sulla missione di smantellare Hamas", ha detto il funzionario.
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Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha avvertito inoltre che la campagna militare a Gaza "potrebbe richiedere un mese, due o tre. Ma alla fine -ha assicurato- non ci sarà più Hamas".