Hezbollah, il think tank israeliano avvisa: hanno un arsenale da brividi. I numeri
"Se verremo attaccati colpiremo anche Teheran", dichiara Tel Aviv. Nella notte nuovi raid. L’IDF, la forza di difesa israeliana, afferma di aver centrato una serie di siti Hezbollah nel sud del Libano, tra cui un “complesso militare” e un posto di osservazione. Le forze di difesa israeliane affermano che anche gli aerei militari hanno preso di mira “una cellula terroristica” lungo il confine e hanno distrutto gli armamenti posseduti dagli agenti. Ma non è tutto. Israele stima anche la forza dell'organizzazione paramilitare islamica sciita e antisionista libanese e gli scenari che tale supposizione evoca sono agghiaccianti.
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Duecentomila razzi e fino a centomila combattenti. Tanta sarebbe la forza del movimento libanese sciita di Hezbollah secondo l'Institute for National Security Studies (Inss), un think tank indipendente con sede a Tel Aviv. L'istituto ribadisce che Hezbollah è sostenuto dall'Iran, che gli ha fornito ingenti scorte di armi. "Hezbollah è composto sia da soldati regolari sia da soldati di riserva, stimati tra i 50.000 e i 100.000 combattenti", afferma il rapporto. Il gruppo riceve "sostegno esterno" da attivisti sciiti, compresi quelli provenienti da paesi vicini come Afghanistan, Pakistan, Siria e Iraq, afferma il documento. Hezbollah vanta "impressionanti mezzi di attacco", si legge ancore sul rapporto, che parla di un vasto arsenale compreso tra 150.000 e 200.000 razzi, mitragliatrici e missili.
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Intanto ieri, il vice leader di Hezbollah, Sheikh Naim Kassem, ha assicurato che Israele pagherà un prezzo elevato se inizierà un'offensiva di terra nella Striscia di Gaza e ha sostenuto che il suo gruppo è già "nel cuore della battaglia". Per il movimento sciita filoiraniano, ha detto, aumentare la pressione sulla Linea Blu di confine tra Libano e Israele ha il chiaro scopo "di indebolire il nemico israeliano e fargli sapere che siamo pronti".