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Francia, gli 007 accusano la Russia sulle cimici dei letti: la fake news virale scatena la psicosi

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La Russia dietro alle cimici dei letti in Francia? Secondo l’intelligence di Parigi, potrebbe esserci il Cremlino dietro la psicosi dell’opinione pubblica, ’allarmata’ da fake news che circolano sui social. Secondo informazioni raccolte dall’emittente transalpina Rmc, i servizi segreti starebbero prendendo molto sul serio l’ipotesi che possa esserci Mosca dietro le false notizie che stanno inondando i social da oltre un mese, alimentando paura e preoccupazione nei francesi per l’invasione delle cimici. L’intelligence teme che quella del Cremlino possa essere una ritorsione per l’accoglienza francese ai rifugiati ucraini e la probabile esclusione di Mosca ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi. Il governo non sospetta ci siano i russi dietro la proliferazione delle cimici, un fenomeno che assilla la Francia da almeno vent’anni, ma ritiene che abbiano una responsabilità nella psicosi generale che sta colpendo la società francese.

 

 

L’ultimo esempio segnalato da Rmc è un falso articolo del quotidiano La Montagne, secondo cui Francia sarebbe stata invasa dalle cimici a causa delle sanzioni contro la Russia, che hanno bloccato l’export di prodotti chimici russi necessari per la produzione di disinfettanti. L’articolo, che ha fatto velocemente il giro dei social venendo tradotto in diverse lingue, in realtà non è mai stato pubblicato su La Montagne. Stéphane Bras, rappresentante del sindacato delle aziende di disinfestazione, ha dichiarato a Rmc che il suo telefono squilla ininterrottamente da giorni, costringendolo a rispondere a interviste dai media di tutto il mondo, che hanno iniziato a parlare della Francia come Paese «infestato». Gli esperti in materia non si spiegano il clamore esploso intorno alla vicenda, visto che il trend dell’aumento delle cimici dei letti è una costante da molti anni, e di certo non una novità.

 

 

Anche il quotidiano Libération è stato colpito dalla campagna di disinformazione di Mosca, con un articolo falsificato che è circolato per giorni sui canali russi, partendo da un account Telegram collegato a Russia Today, media vicino al Cremlino. Si trattava di un vero articolo di prima pagina di Libération sulle cimici dei letti, ma accompagnato da un falso approfondimento che sosteneva ci fossero i rifugiati ucraini all’origine dell’epidemia. La disinformazione sulle cimici rientrerebbe in una più ampia campagna russa, come denunciato già la scorsa primavera dalla ministra degli Esteri, Catherine Colonna, che aveva parlato dell’«Operazione Doppelganger», definendola indegna di un Paese che è membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La strategia del Cremlino, adottata sempre con maggiore frequenza anche in altri Paesi europei e occidentali, prevede l’utilizzo di media credibili per far passare come vere informazioni inventate. Nel tentativo di arginare l’allarme il governo ha organizzato una riunione interministeriale per trovare soluzioni ed è emerso quanto sospettato già dall’intelligence parigina: dietro la psicosi generale ci sarebbero i russi, che alimentano la paura sui social network inondandoli di disinformazione sull’argomento.

 

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