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Israele-Hamas tra aperture sugli ostaggi e annunci sull'offensiva di terra

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La liberazione di due ostaggi dalla Striscia d Gaza, madre e figlia americane catturate da Hamas sabato 7 ottobre, è un segnale che potrebbe aprire a nuovi scenari sulla crisi in Medio Oriente. Ma la strada della trattativa è stretta. I negoziatori, infatti, nutrono la "cauta speranza" che il rilascio di ieri delle due cittadine americane "possa portare alla liberazione di altri ostaggi" in mano a Hamas,  riferisce una fonte diplomatica informata sui negoziati in corso secondo quanto riporta oggi Nbcnews. "Gli israeliani sono chiari nel dire che non vogliono parlare fino a quando gli ostaggi non saranno rilasciati, quindi sarebbe meglio per Hamas rilasciarli velocemente - è il ragionamento del diplomatico - perché questo potrebbe portare a un dialogo più ampio o a una mediazione".

 

I negoziati, che vedono il Qatar impegnato in prima linea, sulla sorta degli ostaggi hanno avuto "degli altri e dei bassi", con un momento positivo dopo la visita a Doha di Antony Blinken, con una battuta d’arresto dopo l’esplosione nell’ospedale di Gaza. Ora con il rilascio di Judith Tai Raanan e Natalie Shoshana Raanan, "la speranza è che questo venga visto come un ramoscello d’ulivo", spiegano ancora le fonti. C’è poi anche l’inizio "dell’arrivo degli aiuti" a Gaza, "per quanto non sia parte di uno scambio o di un accordo":«"questi costituiscono passi positivi che si spera possano condurre ad altri passi positivi e disponibilità", concludono le fonti.

Da Hamas, tuttavia, fanno sapere che "la nostra posizione nei confronti dei prigionieri dell’esercito israeliano è chiara: si tratta di un possibile scambio di prigionieri, ma non ne discuteremo finché Israele non porrà fine alla sua aggressione a Gaza e ai palestinesi", afferma l’esponente del gruppo armato palestinese Osama Hamdan, in una conferenza televisiva.

 

Ma continuano gli scontri e Israele ha confermato la volontà di un attacco di terra. Inoltre oggi  Talal al-Hindi, un comandante delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano che ha colpito la sua casa nel centro di Gaza. Con lui sono state uccisi membri della sua famiglia, riporta Al Jazeera. Il capo dell’aeronautica israeliana, Tomer Bar, parlando durante un briefing con i comandanti dell’esercito dell’imminente offensiva di terra nella Striscia di Gaza ha annunciato: "Entreremo con tutta la nostra potenza e colpiremo Hamas come se ci stesse combattendo per il primo giorno". "Non vorrei scambiarmi di posto con nessun nemico che incontrerà una brigata o una divisione delle forze di difesa israeliane", ha detto, come riporta The Times of Israel. "Con la determinazione che vedo, parto con una convinzione molto rafforzata", ha aggiunto Bar, "qui c’è una macchina che, non ho dubbi, funzionerà".

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