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Israele, ucciso il leader della "terza più grande fazione armata a Gaza"

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Nel corso degli ultimi raid sulla Striscia di Gaza l'esercito israeliano (Idf), sostiene di aver ucciso il capo dell'ala militare dei Comitati di resistenza popolare considerati la terza più grande fazione armata a Gaza dopo Hamas e la Jihad islamica. Lo riporta il The Times of Israel. L'esercito afferma che aerei da guerra hanno effettuato un attacco aereo sulla città di Rafah, nel sud di Gaza, seguendo le informazioni ricevute dallo Shin Bet, uccidendo Rafat Abu Hilal. La stessa Idf afferma di aver preso di mira diversi membri delle cosiddette forze di commando Nukhba di Hamas, che hanno guidato l'attacco del 7 ottobre. Oltre 10 membri di Nukhba sarebbero stati uccisi nei bombardamenti. L'esercito aggiunge di aver distrutto, nelle ultime 24 ore, centinaia di siti di Hamas, compresi siti di lancio di missili anticarro, pozzi di tunnel, infrastrutture di intelligence e vari centri di comando.

 

 

Intanto Il presidente americano Joe Biden si è detto soddisfatto della visita effettuata in Israele, evidenziando come sia stato raggiunto l'obiettivo chiave di sbloccare gli aiuti per Gaza. A riportarlo è la Cnn. Stando all'accordo annunciato ieri, 20 camion carichi di aiuti per Gaza inizieranno a muoversi attraverso il valico di Rafah con l'Egitto venerdì. Secondo funzionari della Casa Bianca, l'Egitto deve prima riparare la strada attraverso il confine che è stata colpita negli attacchi aerei israeliani. Più di 200 camion e circa 3mila tonnellate di aiuti sono in attesa al valico di Rafah, l'unico collegamento di Gaza con l'Egitto, ha spiegato il responsabile della Mezzaluna Rossa per il Sinai settentrionale, Khalid Zayed.

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