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Medio Oriente, il terrorismo diventa business. Chi finanzia la guerra di Gaza

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La tensione in Medio Oriente rimanda a logiche economiche che nulla hanno a che fare con la causa palestinese. Ne parla Il Giornale nell'articolo comparso il 17 ottobre. Dietro le azioni di Hamas, infatti, ci sarebbero i finanziamenti delle superpotenze islamiche come Iran e Qatar che assicurano al terrorismo di Hamas un continuo flusso di denaro per annientare lo Stato di Israele. "La guerra contro Israele per queste realtà è soprattutto un core business, la funzione che gli garantisce un flusso di finanziamenti continuo da vari Paesi del mondo arabo - scrive Augusto Minzolini - Per molti aspetti è la principale fonte di sopravvivenza. Che innesca, purtroppo, un circuito infernale: se ti affidi al mare di denaro che arriva dall’Iran, dal Qatar o da altri Paesi arabi, ne diventi schiavo, ti trasformi nel loro utile idiota e, nel contempo, ti precludi la possibilità di sviluppare un’economia alternativa".

 

 

 

L'obiettivo di Iran e Qatar sarebbe quello di destabilizzare l'intera area mediorientale facendo saltare l'ipotesi di accordo tra "Se l’Iran punta a far saltare l’accordo tra Israele-Arabia Saudita perché persegue un disegno di destabilizzazione dell’area medio-orientale e sogna un nuovo ordine mondiale, Hamas nell’eventualità di un’intesa tra Tel Aviv e Riad perderebbe una parte dei finanziamenti che gli arrivano dagli sceicchi. Per cui per istinto preferisce mantenere lo status quo, cioè la guerra con Israele".

 

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