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Israele, i carri armati entrano della Striscia. Giornalista ucciso al confine con il Libano

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I carri armati di Israele sono entrati nella Striscia di Gaza in un'azione militare che potrebbe essere l'anticipo di una più massiccia offensiva via terra. Le forze di difesa israeliane affermano che fanteria e carri armati sono entrati venerdì 13 ottobre nel territorio della Striscia per "raid localizzati". L’Idf afferma che le truppe hanno anche ucciso un certo numero di terroristi nell’area, inclusa una cellula di Hamas che ha lanciato missili anticarro contro Israele. Le truppe - viene spiegato - non sono entrate in profondità a Gaza. 

L'azione era stata preceduta dalla richiesta, da parte dell’esercito israeliano, ai residenti di Gaza di lasciare le loro case entro le 20 ora locale, le 19 in Italia, e di dirigersi a sud. "Se siete preoccupati per voi stessi e per i vostri cari, dovete dirigervi a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas si preoccupano solo di proteggere se stessi", ha scritto su X il portavoce delle Idf Avichay Adraee. L’Idf aveva inizialmente notificato ai palestinesi, alla mezzanotte di venerdì, che avevano 24 ore per andare via. 

 

Hamas è "l’Isis di Gaza", ma "Israele non sparerà mai e mai di proposito ai civili. Chiediamo quindi a tutti i civili di Gaza City di andare a sud di Gaza. E il motivo è che non vogliamo far loro del male",  ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, nella conferenza stampa al termine del suo incontro a Tel Aviv con il segretario Usa alla Difesa, Lloyd Austin. Hamas, ha detto, si mimetizza tra la popolazione civile, "dobbiamo quindi separarli, coloro che vogliono salvarsi la vita, per favore, vadano a sud". Gallant ha anticipato che "distruggeremo le infrastrutture di Hamas, il quartier generale di Hamas, l’establishment militare di Hamas ed elimineremo questo fenomeno da Gaza e dalla Terra. Non possono vivere tra le persone civilizzate".

 

Ma la situazione è caldissima anche al confine tra Isaele e il Libano. Un cameraman della Reuters è stato ucciso mentre due giornaliste di al-Jazeera sono rimaste ferite. A perdere la vita è stato Issam Abdullah, che si trovava nel sud del Libano. Al-Jazeera conferma il ferimento delle sue giornaliste Carmen Jokhdar ed Ellie Brakhaya. Una di loro, in un video che circola online, appare a terra e dopo l’attacco urla di non sentirsi più le gambe. L’attacco è avvenuto nella zona di Alma ash-Shaab.

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