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Israele-Hamas, basta vittime civili e corridoio umanitario: cosa ha detto Biden a Netanyahu

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Joe Biden ha esortato Benjamin Netanyahu a minimizzare le vittime civili nell’operazione nella Striscia di Gaza in risposta al terribile attacco di Hamas di sabato scorso, il più sanguinoso subito da Israele negli ultimi 50 anni. Lo rendono noto fonti dell’amministrazione Usa a Nbcnews dopo la telefonata di ieri tra i due leader, precisando inoltre che gli Stati Uniti stanno coordinando un piano per offrire un passaggio ai civili fuori Gaza che rischiano di rimanere intrappolati nel conflitto. Secondo il piano, un corridoio umanitario verso l’Egitto dovrebbe servire da via di fuga per i civili palestinesi, che non hanno nessun legame con Hamas, che rischiano di rimanere uccisi o senza tetto nell’operazione di terra che Israele sta preparando nella Striscia. A questo proposito, le fonti dell’emittente americana spiegano che il presidente sarebbe stato «più diretto che in passato» nel chiedere al premier israeliano che l’esercito adotti misure per evitare vittime civili. Il messaggio di Biden suggerisce quindi che la Casa Bianca teme eventuali contraccolpi ne caso apparisse un uso eccessivo della forza da parte di Israele, con la morte di donne, bambini e non combattenti. 

 

 

Il monito di Biden, comunque, non è emerso pubblicamente, almeno in modo diretto, né nel comunicato diffuso dalla Casa Bianca sulla telefonata, né tanto meno del discorso che il presidente ha fatto poco dopo alla Casa Bianca in cui ha ribadito che «come ogni altra nazione al mondo, Israele ha il diritto, anzi ha il dovere di rispondere, a questi terribili attacchi». Nel comunicato poi, si specifica che Biden parlando con Netanyahu «ha dettagliato il supporto degli Stati Uniti è arrivato o sta arrivando, con munizioni, intercettori per Iron Dome, la più grande portaerei del mondo ed altro materiale di difesa». 

 

 

Nel discorso, Biden ha detto che «se gli Stati Uniti avessero subito quello che Israele sta subendo, la nostra risposta sarebbe stata veloce, decisiva e travolgente». Ma poi ha aggiunto, riferendo della telefonata con Netanyahu: «Abbiamo discusso di come le democrazie come Israele e gli Stati Uniti siano forti e più sicure quando agiscono sulla base dello stato di diritto. I terroristi prendono di mira di proposito i civili, li uccidono. Noi rispettiamo le leggi della guerra - le dichiarazioni del numero uno americano - questo è quello che importa». Gli Usa hanno alzato il pressing su Israele.

 

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