“Pronti ad attaccare”. Hezbollah minaccia gli Usa: la guerra in Israele rischia di allargarsi
Un conflitto che rischia concretamente di allargarsi. “La Palestina non è l’Ucraina” è questa la minaccia di un portavoce di Hezbollah nei confronti degli Stati Uniti: l’esponente dei miliziani del ‘partito di Dio’ ha paventato attacchi alle posizioni americane in Medio Oriente se Wasghington dovesse intervenire nel conflitto tra Israele e Hamas, scoppiato due giorni fa dopo l’incursione all’alba. “Se gli Stati Uniti intervengono direttamente tutte le posizioni nella regione diventeranno obiettivi legittimi dell’asse della resistenza e fronteggeranno i nostri attacchi”, il resto delle parole filtrate da Hezbollah, il tutto mentre le navi da guerra americane si stanno avvicinando ad Israele per lanciare un segnale ad Hamas.
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“Hezbollah non si unirà ai combattimenti di Hamas contro Israele se le forze di Tel Aviv non lo colpiranno in Libano”, era stata la rassicurazione del ministro degli Esteri del Libano, Abdallah Bouhabib, che ha sostenuto di aver avuto queste rassicurazioni dallo stesso Hezbollah. Il governo di Beirut ha avuto la promessa che i miliziani non interverranno nella guerra se Israele non commetterà aggressioni in Libano. Ma intanto hanno minacciato l’escalation avvisando gli Usa.
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