Israele, vendetta dopo la tempesta di razzi di Hamas: 198 morti a Gaza
Almeno 40 persone sono rimaste uccise e 740 ferite dall’inizio dell’attacco su larga scala di Hamas contro Israele. E lo stato ebraico non è rimasto a guardare dopo la pioggia di razzi partiti da Gaza all’alba: è di 198 morti e 1610 feriti il bilancio dei raid israeliani condotti sulla Striscia di Gaza in risposta all’attacco massiccio, secondo quanto riferito da fonti mediche dell’enclave palestinese citate da Al Jazeera.
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Ma Hamas non si preoccupa troppo dei danni collaterali e rivendica i risultati. «Abbiam un gran numero di prigionieri israeliani, tra loro anche alti ufficiali», l’intervento di Saleh Al-Arouri, numero due dell’organizzazione terroristica, che ha ricevuto il sostegno dell’Iran. Il governo di Teheran si è infatti congratulato con le milizie palestinesi per l’attacco contro Israele, un’operazione che considera un «punto di svolta» nel conflitto israelo-palestinese. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Naser Kanaani, «si è congratulato con la grande nazione palestinese e con tutti i gruppi antisionisti per l’operazione Al Aqsa Storm. Questa operazione dimostra che il movimento di resistenza in Palestina è molto fiducioso nel lanciare un attacco su più fronti contro gli occupanti, utilizzando l’elemento sorpresa». L’Iran sostiene le milizie palestinesi a Gaza e guida il cosiddetto Asse di Resistenza contro lo Stato ebraico, che comprende Hamas, il gruppo libanese Hezbollah e la Siria.
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