Omnibus, Dario Fabbri rivela il vero piano degli Usa in Ucraina. Cosa cambia
Molti leader europei stanno discutendo sulla necessità o meno di continuare a inviare armi a Kiev per combattere il gigante russo. In alcuni ambienti, però, c'è la netta percezione che gli Stati Uniti si stiano sfilando dall'impegno incessante che hanno avuto finora al fronte. E tutto questo quali effetti avrà sul proseguimento del conflitto? Se n'è parlato nel corso della puntata di Omnibus andata in onda il 6 ottobre su La7. In studio c'era il direttore di Domino, Dario Fabbri.
"C'è un elefante nella stanza che sono gli Stati Uniti - spiega Dario Fabbri, direttore di Domino - Nel continente europeo si dà per scontata una stanchezza in aumento negli Stati Uniti. Per questo i leader europei hanno la percezione che Washington non sia più dentro la guerra come lo è stata fino ad ora e che nei prossimi mesi potrebbe esserlo ancora meno. Anche alcuni colloqui con funzionari statunitensi autorizzano questo tipo di interpretazione degli avvenimenti. Oggi, infatti, una buona fetta degli apparati statunitensi, sia al Pentagono che al dipartimento di Stato, non sono più convinti che la guerra debba proseguire sine die perché vedono che aver spinto la Russia nelle fauci della Cina non conviene neanche a Washington. Si è creata una sorta di massa informe tra Mosca e Pechino. E tutto questo si riflette sulla posizione dei leader europei.