Sottomarino nucleare cinese, "marinai morti senz'aria": spunta il rapporto
Il Daily Mail ha raccontato al mondo una storia rimasta in ombra. Il quotidiano britannico ha narrato le dinamiche di un presunto incidente in cui sarebbe rimasto coinvolto un sottomarino d'attacco a propulsione nucleare Type 093 della marina militare dell'Esercito popolare di liberazione cinese. Sebbene l'indiscrezione sia ancora tutta da confermare, la notizia è finita nel mirino della stampa e dei media. A lanciarla è stata l'intelligence britannica.
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Un sottomarino d’attacco a propulsione nucleare Type 093 (denominazione Nato «Shang») della marina militare dell’Esercito popolare di liberazione cinese avrebbe subito un gravissimo incidente lo scorso agosto, risultato nella morte di 55 membri dell’equipaggio. Lo scrive in esclusiva il quotidiano britannico Daily Mail, che cita un rapporto dell’intelligence britannica. Secondo il documento, il sottomarino, impegnato in una missione imprecisata nelle acque del Mar Giallo, è rimasto impigliato il 21 agosto scorso in una trappola per sottomarini precedentemente posizionata proprio dalle forze cinesi contro eventuali intrusioni di sottomarini statunitensi e dei Paesi loro alleati.
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Stando a quanto scritto sul rapporto, l’urto con l’ostacolo "ha causato guasti ai sistemi che hanno richiesto sei ore per riparare e riportare in superficie il vascello". In quel lasso di tempo, un "guasto catastrofico" del sistema di rigenerazione dell’aria avrebbe causato la morte per ipossia di 17 marinai e 22 ufficiali, incluso il comandante del sottomarino, Xue Yong-Peng. Ufficialmente, la Cina nega che l’incidente sia mai avvenuto, e ha bollato come "completamente false" le indiscrezioni in proposito. Ufficiosamente, Pechino avrebbe respinto dopo l’incidente diverse offerte di assistenza internazionale. Quanto alla sorte del sottomarino, non è chiaro se l’unità sia stata recuperata o se sia andata definitivamente perduta a seguito dell’incidente.