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Usa, caos tra Repubblicani. “Va cacciato”, rivolta contro Gaetz

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All’indomani della destituzione dello speaker della Camera degli Stati Uniti, Kevin McCarthy, il partito repubblicano è nel caos. E la maggior parte dei deputati del Gop rivolge la sua ira contro Matt Gaetz, il trumpiano che ha provocato la caduta del compagno di partito. «Gaetz va espulso», ha tuonato Newt Gingrich, speaker repubblicano degli Novanta. L’isolamento di Gaetz fra i repubblicani è apparso evidente già ieri quando ha preso la parola in aula al dibattito sulla mozione da lui presentata per la destituzione di McCarthy. I suoi compagni di partito non lo hanno fatto parlare dalla parte dell’aula riservata ai repubblicani e Gaetz è dovuto intervenire dai banchi dei democratici fra i fischi dei colleghi. Solo altri sette repubblicani hanno votato la mozione di Gaetz, ma questa è passata lo stesso perché i democratici non hanno voluto essere loro a salvare McCarthy.

 

 

I repubblicani, scrive il Washington Post, stanno valutando se espellere Gaetz dal gruppo parlamentare. Mentre l’ex speaker Gingirch, ora non più deputato, suggerisce addirittura di espellerlo dalla Camera, una procedura per la quale servirebbero però i voti di due terzi dei partecipanti. Particolarmente furiosi con Gaetz sono i repubblicani eletti come lui in Florida, nessuno dei quali ha votato per la sua mozione. L’accusa è di aver agito per preparare la sua candidatura a governatore dello stato. Malgrado Gaetz sia noto come trumpiano, la sua iniziativa non sembra essere piaciuta neanche all’ex presidente americano. «Perché i repubblicani litigano sempre fra loro, perché non si battono contro i democratici della sinistra radicale che distruggono il nostro paese?», ha scritto Donald Trump sui social media. Una lotta fratricida.

 

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