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Ucraina, svelato il documento segreto dagli Usa: stop agli aiuti a causa della corruzione
La «percezione di corruzione agli alti livelli» dell’apparato ucraino potrebbe «minare il sostegno pubblico e la fiducia dei leader stranieri nel governo di guerra». È quanto si afferma in un documento, «riservato ma non classificato», in cui sono elencati i passi chiesti da Washington per riforme tese a contrastare la corruzione, che Kiev non può rimandare se non vuole rischiare di perdere il sostegno dell’Occidente nella guerra contro l’invasione della Russia.
Il mese scorso il dipartimento di Stato aveva pubblicato un documento sulle riforme in Ucraina, ma non vi erano i termini severi adottati in questa versione riservata, rivelata oggi da Politico. Questo prova la difficoltà in cui si trova l’amministrazione Biden, che da una parte vuole che Kiev avvii un’azione più decisa contro la corruzione, ma dall’altra non può pubblicizzare troppo questa posizione per non alimentare ulteriormente chi vuole ridurre o fermare del tutto il sostegno a Kiev, chiedendo una verifica sugli aiuti finora dati. Come i repubblicani che, non a caso, hanno tenuto fuori i fondi all’Ucraina dalla risoluzione approvata per scongiurare lo shutdown.
La lotta alla corruzione in Ucraina è sempre stata una preoccupazione di Washington, ma subito dopo l’invasione russa nel febbraio del 2022 era stata ridotta l’enfasi sull’argomento, per non mostrare nessun cedimento nel sostegno a Kiev. Ma ora, ad oltre un anno e mezzo dall’inizio della guerra, Washington sta riprendendo a fare pressioni. «Ci sono dei colloqui franchi che avvengono dietro le quinte», spiega una fonte Usa. Per esempio il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, ha incontrato all’inizio di settembre una delegazione delle istituzioni ucraine anti-corruzione. E l’amministrazione Biden, rivelano ancora le stesse fonti, stanno parlando della possibilità di condizionare futuri aiuti economici a «riforme per contrastare la corruzione e rendere l’Ucraina un posto più attraente per gli investimenti privati».