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Elezioni Slovacchia, doccia fredda per l'Occidente: chi vince alle urne

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Il partito populista Smer-Sd, che si oppone agli aiuti all’Ucraina, ha vinto le elezioni legislative in Slovacchia. La formazione dall’ex premier Robert Fico ha ottenuto il 23,3% dei voti, davanti al partito centrista Slovacchia Progressista (17,03%), dopo lo spoglio di tutte le schede. Smer è destinato quindi a conquistare 42 seggi nel Parlamento di Bratislava che conta 150 membri e perciò avrà bisogno di partner di coalizione per ottenere la maggioranza. Il partito di sinistra Hlas-Sd, sorto nel 2020 da una costola di Smer, è un potenziale partner, con una proiezione di 27 seggi. L’Hlas è guidato da Peter Pellegrini, che è diventato premier della Slovacchia nel 2018 dopo che Fico si è dovuto dimettere in seguito alle proteste nazionali per l’omicidio del giornalista Jan Kuciak e della sua fidanzata. 

 

 

Pellegrini ha dichiarato pubblicamente che non è una buona idea avere due ex primi ministri in un unico governo, ma «questo», ha aggiunto, «non significa che una coalizione del genere sia impossibile». I due partiti potrebbero unirsi al Partito Nazionale Slovacco, con cui Fico è già stato alleato in passato, che dovrebbe ottenere 10 seggi, per una maggioranza parlamentare di 79 seggi. 

 

 

Il prossimo parlamento slovacco comprenderà anche il partito centrista Olano dell’ex premier Igor Matovic, in carica nel 2020-2021, coinvolto in una scazzottata con un membro dell’Smer durante l’accesa campagna elettorale. Olano si è presentato alla testa di una coalizione di tre partiti che dovrebbe ottenere 16 seggi. Anche i centristi cristiano-democratici e il partito di destra Sas hanno raccolto abbastanza voti per ottenere seggi in parlamento. La vittoria di Fico scontenta molti in Occidente: negli ultimi giorni si sono sprecate le accuse di essere un filo-Putin.

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