Le bugie di Vladimir Putin su Wagner e i militari. Cosa succede in Ucraina
Si sa che in guerra tutto è concesso. Anche le bugie. E di certo non se ne priva il quartier generale del Cremlino. Come riportato su Il Giornale del 30 settembre, il doppio gioco è stato recentemente smascherato portando alla luce il doppio gioco di Mosca. "La maggior parte di quel che esce dal Cremlino è catalogabile come bugia senza troppe analisi - spiega Matteo Basile su Il Giornale - Il contrammiraglio Vladimir Tsimlyansky, numero due del dipartimento organizzazione e mobilitazione dello Stato Maggiore russo, afferma tronfio e sicuro: «Lo Stato Maggiore non ha piani per un’ulteriore mobilitazione». Poche ore più tardi, però, il presidente russo Vladimir Putin, il suo capo, firma il decreto sulla coscrizione autunnale dei cittadini russi che porterà sotto le armi 130mila persone tra i 18 e i 27 anni dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023. L’esatto contrario".
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Ma il giallo più grande riguarda il destino dei soldati di Wagner. Secondo Il Giornale, in Ucraina sta tornando la nuova Wagner. Ecco chi la guiderà. "Ecco rispuntare Andrei Troshev, detto «Sedoi» (capelli grigi) - prosegue l'articolo de Il Giornale - Si tratta dell’ex comandante del gruppo Wagner, fu braccio destro del fu patron del gruppo Wagner Evgheni Prigozhin, Troshev è stato ricevuto al Cremlino da Putin in persona che lo ha incaricato di formare un corpo di volontari da inviare a combattere in Ucraina. In buona sostanza una nuova Wagner, con libertà di arruolare chiunque, anche pescando tra i carcerati russi, ma questa volta con un leader fedele e asservito".