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Guerra in Ucraina, la Cina avvisa tutti e detta le condizioni per la pace

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È passato più di un anno e mezzo dall’invasione della Russia in Ucraina e ancora non ci sono segnali di una fine della guerra. A lanciare l’ultima proposta per porre fine alle ostilità è l’ambasciatore cinese a Mosca, Zhang Hanhui, che in un’intervista all’agenzia russa Tass ha fissato dei paletti: “Riteniamo che per risolvere conflitti di questo genere, sia prima di tutto necessario un cessate il fuoco e fermare tutte le forniture di armi”.

 

 

La Cina non ha mai condannato esplicitamente quella che per Mosca è una ‘operazione militare speciale’, ha proposto una sua iniziativa di pace e si prepara ad accogliere il presidente russo Vladimir Putin in nome di una “partnership senza limiti”. “La Repubblica Popolare - ha insistito l’ambasciatore - è per la risoluzione pacifica dei conflitti. Putin e il leader Xi Jinping parleranno di cooperazione bilaterale e della nostra interazione strategica sulla scena internazionale. È molto importante”. Al momento si attende ancora di conoscere la data della visita di Putin nel gigante asiatico dopo che il presidente russo ha fatto sapere di aver accettato l’invito di Xi ad andare in Cina a ottobre in occasione del forum sulla nuova Via della Seta. Nell’intervista alla Tass, Zhang ha anche affermato che la Russia è al corrente dei contatti tra Cina e Stati Uniti e che Washington non ha inviato messaggi a Mosca tramite Pechino.

 

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