Navalny, respinta la richiesta di appello: esecutiva la condanna a 19 anni
Un tribunale russo ha respinto la richiesta di appello presentata dall’oppositore Aleksei Navalny contro la condanna a 19 anni di detenzione in regime speciale per "estremismo". Lo ha annunciato la portavoce di Navalny, Kira Yarmish, sui social. La sentenza entra quindi in vigore. Ora Navalny è in attesa del trasferimento da una colonia di massima sicurezza a una di sicurezza speciale. Questo significa, tra l’altro, che avrà meno visite dai parenti e riceverà corrispondenza meno spesso.
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Il processo si è svolto a porte chiuse per evitare presunte possibili "provocazioni" dei sostenitori dell’imputato, ha riportato la testata SotaVision. Navalny, che ha partecipato all'udienza in videocollegamento, è in carcere da due anni e mezzo. Era stato arrestato nel gennaio 2021, tornando a Mosca da Berlino, dove era stato curato per un avvelenamento. Più fonti hanno sempre attribuito la responsabilità di quanto successo a Navalny ai servizi segreti russi. L'oppositore denuncia da tempo di subire soprusi in carcere.