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Guerra in Ucraina, Ue sempre più spaccata: basta sanzioni contro la Russia
Nuove sanzioni contro Mosca non sono necessarie, perché «causano più danni all’Europa che alla Russia». È questa l’opinione espressa dal ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, in un’intervista alla Tass dopo aver incontrato a New York, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu, il collega russo Sergei Lavrov, nel corso della quale ha parlato anche della questione delle forniture di grano ucraino ai Paesi dell’Europa centrale. «Se il grano ucraino inizia a diffondersi nei Paesi dell’Europa centrale, distruggerà sicuramente i mercati agricoli» di quella regione. «Per non parlare dei nostri agricoltori, che ovviamente dobbiamo proteggere», le parole del ministro di Viktor Orban. Che poi ha ribadito la disponibilità di Budapest a garantire il libero transito del grano ucraino attraverso il suo territorio, perché questo era quanto previsto dagli accordi di ‘solidarietà’ con Kiev.
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«A quanto mi risulta, l’Ucraina preferirebbe distribuire il grano in Europa centrale, ma l’accordo originale non riguardava questo», ha specificato il ministro ungherese, secondo il quale l’intesa implicava «l’autorizzazione al transito, e non al commercio bilaterale». Szijjarto ha infine ricordato che le risorse energetiche dell’Ungheria «dipendono in larga misura dalle forniture della Russia» e che Mosca ha garantito la continuazione delle forniture di petrolio e gas al Paese durante l’incontro con Lavrov a New York. Un tema che sarà al centro della Settimana dell’energia russa, che si terrà a Mosca a metà ottobre, ed alla quale sarà presente lo stesso Szijjarto, che, secondo la Tass, ha già in agenda un incontro anche con il vice premier Alexander Novak. Budapest è un bel grattacapo per l’Unione europea nel fronte sugli aiuti all’Ucraina per affrontare la guerra.