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Guerra in Ucraina, la Polonia gela Kiev: niente più armi, è crisi

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La Polonia non trasferirà più armi all’Ucraina. L’annuncio sulla guerra tra Kiev e la Russia è stato dato dal primo ministro polacco Mateusz Morawiecki in un’intervista all’emittente Polsat. «Non trasferiamo più armi all’Ucraina perché noi stessi ora ci stiamo armando con le armi più moderne. Se non vuoi difenderti, devi avere qualcosa con cui difenderti. Manterremo sicuramente il transito delle merci ucraine», il resto delle parole di Morawiecki, che ha sottolineato che il governo di Varsavia non metterà certamente a rischio la sicurezza dell’Ucraina: «Il nostro hub di Rzeszów, in consultazione con gli americani e la Nato, svolge ancora lo stesso ruolo che ha svolto e continuerà a svolgerlo».

 

 

La spaccatura sui rifornimenti titolari non sorprende affatto. Già ieri mattina il ministro polacco per gli affari europei Szymon Shinkowski vel Senk aveva ventilato l’ipotesi che la Polonia avrebbe potuto ridurre il proprio sostegno all’Ucraina a causa della crisi delle importazioni agricole ucraine. «Le azioni dell’Ucraina fanno una certa impressione sull’opinione pubblica polacca. Lo si può vedere dai sondaggi, dal livello di sostegno pubblico per ulteriori aiuti all’Ucraina. E questo danneggia la stessa Ucraina. Vorremmo continuare a sostenere l’Ucraina, ma affinché ciò sia possibile dobbiamo avere il sostegno del popolo polacco in questa questione. Pertanto, se non c’è il sostegno del popolo polacco, sarà difficile per noi continuare a sostenere l’Ucraina come abbiamo fatto finora», le parole del ministro sulla crisi scaturita dalla causa intentato da Kiev sulle importazioni di grano ucraino contro Varsavia.

 

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