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Guerra Ucraina, chi rischia davvero. La vittoria di Putin fa tremare

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La guerra ucraina si sta protraendo più a lungo di quanto Putin avesse programmato nei primi giorni del conflitto. Lo scontro si sta rapidamente trasformando in un conflitto di logoramento i cui confini temporali sono assai difficilmente individuabili. Il Cremlino conta proprio su questo. Sulla tenuta delle opinioni pubbliche delle democrazie occidentali. Ma cosa succederebbe se, alla fine, l'esercito di Mosca avesse la mneglio? Se lo chiede Angelo Panebianco nel suo editoriale pubblicato nell'edizione del Corriere della Sera del 19 settembre. Dalla sua analisi emerge chiaramente che una vittoria di Putin sul campo non metterebbe a rischio solo la sopravvivenza stessa dell'Ucraina e del suo popolo ma sarebbe un fattore destabilizzante per tutte le democrazie occidentali ed europee. Nato e Stati Uniti ne uscirebbero con le ossa rotte e perderebbero completamente la loro credibilità agli occhi dei loro alleati.       

 

 

 

 

"Se ciò avvenisse, il mondo occidentale, e l’Europa per prima, si troverebbero in guai molto seri. Non solo assisteremmo alla tragedia della popolazione ucraina esposta alle vendette di un potere spietato, privo di vincoli che possano impedire rappresaglie efferate. Ma dovremmo anche affrontare un radicale cambiamento degli equilibri geopolitici. Ci sarebbe una immediata e irrimediabile perdita di credibilità della Nato e degli Stati Uniti. La Russia eserciterebbe a quel punto pressioni difficilmente contrastabili per spingere le democrazie europee ad accettarne influenza e diktat. In un tempo forse piuttosto breve la qualità della vita pubblica delle democrazie europee cambierebbe. Perché esse dovrebbero fare i conti, anche nella loro vita interna, con il potere russo".

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