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Ucraina, si incrina il fronte degli aiuti: scatta la causa a Polonia e Ungheria

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Frizioni e scintille sul fronte degli aiuti all’Ucraina. Kiev infatti citerà in giudizio Polonia, Ungheria e Slovacchia per il loro rifiuto di revocare l’embargo all’importazione dei prodotti agricoli ucraini. Lo ha annunciato il rappresentante ucraino per il Commercio, Taras Kachka, in un’intervista al Playbook di Politico.eu: «È importante dimostrare che queste azioni sono legalmente sbagliate. Ed è per questo che inizieremo i procedimenti legali domani». I tre Paesi in questione si stanno ribellando contro la Commissione europea che venerdì scorso ha deciso di consentire le vendite di grano ucraino in tutta l’Ue, una scelta arrivata dopo l’interruzione dell’accordo con la Russia, che ha di fatto bloccato le esportazioni ucraine via mare. Polonia, Ungheria e Slovacchia hanno annunciato che continueranno a imporre i propri divieti sul grano ucraino. «Ai nostri occhi queste misure di Ungheria e Polonia sono una dichiarazione di totale sfiducia nei confronti della Commissione europea», la reazione di Kachka. Sì agli aiuti, ma non sfavorendo la propria economia: si incrina la solidarietà nei confronti dei nemici della Russia.

 

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