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Mahsa Amini, arrestato il padre Amjad nell'anniversario della morte

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Amjad Amini, il padre di Mahsa Amini, la ragazza uccisa il 16 settembre 2022 in Iran dopo essere stata arrestata per non aver indossato correttamente il velo, è stato arrestato dalle forze del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica subito dopo essere uscito di casa. Secondo Hangaw, ong che si occupa di tutela dei diritti umani, Amjad Amini è stato prelevato dalle Guardie della rivoluzione che si sono presentate in mattinata davanti alla sua residenza in via «Mamosta Hajjar» nel quartiere universitario di Saqqez. 

 

 

Le autorità governative, secondo la ong, aveva imposto alla famiglia Amini di non tenere commemorazioni per l’anniversario della morte della ragazza, ma la famiglia della giovane ha dichiarato in un comunicato che, «come ogni famiglia in lutto, noi, la famiglia Amini, ci riuniremo presso la tomba della nostra amata figlia Jina (Mahsa) Amini, nell’anniversario della sua morte, e stiamo celebrando cerimonie commemorative tradizionali e religiose». Amjad Amini era stato convocato per essere interrogato da varie agenzie di sicurezza almeno quattro volte nelle ultime settimane, riferisce ancora la Ong secondo cui anche altri due membri della famiglia Amini sono stati arrestati martedì 12 settembre durante un raid delle forze di intelligence a Saqqez e rimangono ancora in detenzione con uno status di custodia incerto. La città di Saqqez, soprattutto intorno alla residenza della famiglia Amini e alle strade che conducono al cimitero di Aichi (la tomba di Mihsa), è stata pesantemente militarizzata, con forze militari e di sicurezza di stanza in tutte le aree attrezzate e armate.

 

 

Il fermo è stato temporaneo e il padre di Mahsa è stato rilasciato dopo poche ore e le forze di sicurezza iraniane hanno anche imposto severe restrizioni al cimitero di Aichi, dove è sepolta proprio la Amini, e dove sono iniziate le proteste un giorno dopo la sua morte nel 2022.

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