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Covid, gola profonda fa tremare la Cia: soldi per insabbiare il report sull'origine del virus

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La Cia avrebbe provato a occultare le scoperte sull'origine del Covid. Un whistleblower, ossia un dipendente che sotto anonimato denuncia  uno scandalo o un sopruso,  ha fatto scoppiare il caso. La Central Intelligence Agency infatti si sarebbe offerta di pagare alcuni analisti per insabbiare le loro scoperte, ovvero che il vurus che ha messo in ginocchio per anni il mondo era molto probabilmente fuoriuscito da un laboratorio di Wuhan, in Cina.

Negli Usa la notizia è ripresa da molti media americani, tra cui il New York Post. Secondo una lettera inviata martedì al direttore della Cia William Burns, un funzionario di alto livello di Langley ha riferito ai leader della commissione che la sua agenzia avrebbe tentato di pagare sei analisti: il pagamento sarebbe avvenuto se avessero cambiato la loro posizione e avessero cioè affermato che il virus era passato dagli animali all’uomo e non fuoriuscito da un laboratorio. 

 

A giugno scorso un report declassificato delle agenzie di Intelligence americane ribadiva che non vi sono prove che il virus Covid-19 sia stato creato nel laboratorio di ricerca di Wuhan del governo cinese. Nella relazione si leggeva che alcuni scienziati del laboratorio di Wuhan hanno svolto ingegneria genetica di coronavirus simili a Covid-19, ma gli Stati Uniti "non hanno informazioni" che questi siano alla base della pandemia. 

 

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