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Ucraina, tempo quasi scaduto per la controffensiva: fissata la data limite

È ancora troppo presto per stabilire se la controffensiva ucraina sia fallita o meno, ci sono ancora 30-45 giorni utili. A fissare dei paletti per l’azione di ripresa dei territori da parte dell’Ucraina è il capo di stato maggiore americano, il generale Mark Milley, che ha commentato sinceramente l’iniziativa contro la Russia in un’intervista alla Bbc: “L’offensiva è iniziata circa 90 giorni fa. È andata più lentamente del previsto. Ma c’è differenza fra quella che Clausewitz chiamava la guerra sulla carta e la guerra reale. Vi sono ancora 30 0 45 giorni di combattimento prima che arrivino le piogge e il freddo. È troppo presto per dire come andrà a finire”.

 

  

 

Di certo Milley non è così entusiasta degli avanzamenti, ma ci va cauto: “Gli ucraini hanno ottenuto parziali successi in quello che hanno fatto, e questo è importante. Poi arriveranno le piogge. E sarà molto fangoso. A quel momento sarà difficile manovrare e poi arriverà l’inverno. A quel momento vedremo come stanno le cose. Ma ora è troppo presto per dire se la controffensiva è fallita o no”.

 

 

Nel frattempo l’esercito di Kiev ha rivendicato la parziale liberazione di Opytne, un villaggio vicino all’area di Avdiivka, nell’oblast di Donetsk. «La settimana scorsa ci siamo diretti verso Opytne. Le forze di Difesa hanno ricatturato parte dell’insediamento», ha detto la vice ministra ucraina della Difesa Hanna Maliar, notando che sono stati raggiunti parziali successi anche nell’area di Novomaiorske, nello stesso oblast. Maliar ha poi annunciato che le forze russe hanno praticamente distrutto le città di Marinka e Avdiivka, ma non sono in grado di conquistarle. La guerra va avanti senza sosta.