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Prigozhin, tomba aperta al pubblico. Cosa spunta ai piedi della lapide

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Centinaia di russi si sono riversati al cimitero Porokhovskoye di San Pietroburgo per rendere omaggio al capo del gruppo Wagner, Evgheni Prigozhin, che è stato sepolto durante una cerimonia in forma privata. Persone di tutte le età si sono recate al cimitero, sorvegliato dalla Guardia nazionale in previsione di possibili incidenti. Il canale Telegram Shot ha scritto che la moglie e la figlia del patron delle milizie mercenarie sono state tra le prime a visitare la tomba. Sebbene in vita fosse stato insignito del titolo di Eroe della Federazione russa, la più alta onorificenza militare del Paese, al suo funerale è mancato un tributo militare. Nelle ultime ore molte sono state le foto della lapide di Prigozhin circolate in rete. Tra queste, una ha attirato l'attenzione dei media. Ai piedi della tomba è stato lasciato un omaggio che non è passato inosservato.

 

 

Ufficialmente, la segretezza della sepoltura è stata spiegata dal desiderio della famiglia del defunto di tenere la cerimonia il più riservata possibile. Il Moscow Times ha però riportato che la decisione è stata presa dal Cremlino, interessato a non avere un gran numero di persone radunate per l’ultimo saluto al capo della famigerata società di mercenari. Nonostante la decisione di svolgere i funerali in forma privata, sul canale Telegram di Concord, società di consulenza di cui Prigozhin era l’amministratore delegato, è stato lanciato un invito a tutti coloro che vengono ritenuti amici e ammiratori dell’ex patron della Wagner: "Chi volesse fargli un ultimo saluto, può venire a visitare il cimitero di Porokhovskoye". 

 

 

Come anticipato, grazie alle numerose foto della lapide pubblicate sul web, è stato possibile notare che sulla tomba di Prigozhin è stato lasciato un foglio di carta incorniciato in cui è stata scritta la celebre poesia di Joseph Brodskij "Natura morta". "Come oltrepasserò la soglia / senza aver capito, senza aver deciso / tu sei mio figlio o Dio? / Ossia: tu sei morto o vivo?", si legge sul biglietto. Appena la notizia è apparsa in rete, ha ripreso vigore l'idea del complotto secondo cui il patron delle milizie non è realmente morto. Sono molti coloro che pensano che Prigozhin su quel jet poi precipitato non ci sia mai salito.

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