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Prigozhin, l'ex spia del MI6: "Bomba in una cassa di vino". Chi l'ha tradito

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Una bomba a bordo. È questa l’ipotesi più accreditata - almeno tra gli inquirenti russi - in merito alla causa dello schianto dell’aereo con a bordo il fondatore della Wagner, Yevgeny Prigozhin. Secondo il canale Telegram ’Shot’, che cita alcune fonti russe informate, gli inquirenti pensano a un ordigno piazzato nel vano del carrello di atterraggio. La sua esplosione avrebbe strappato l’ala del velivolo e causato la depressurizzazione esplosiva causando la morte immediata dei passeggeri a bordo. Sarebbe proprio questo il motivo per cui la coda dell’aereo è stata ritrovata a cinque chilometri dalla fusoliera.

 

Secondo questa tesi, ad aver tradito Prigozhin sarebbe stato Artem Stepanov, il suo pilota personale ed ex azionista della Mnt-Aero, la compagnia aerea proprietaria dell’aereo che si è schiantato ieri nella regione di Tver. Stepanov sarebbe ricercato dalla polizia, scrive un altro canale Telegram di solito bene informato sulle vicende legate alle agenzie di sicurezza, VChK OGPU, e sarebbe fuggito nella Kamchatka prima della tragedia aerea. Da tre giorni risulta "sconnesso". Neanche gli altri due proprietari della Mnt-Aero, Olga Gubareva e Kirill Shcherbakov, sono raggiungibili.
 

Ancora più suggestiva e a suo modo "simbolica" è l'ipotesi ex funzionario dell’intelligence britannica Christopher Steele. già a acapo dell'ufficio Russia dell'MI6, i sevizi segreti di Londra, tra il 2006 e il 2009. Per l'ex 007 potrebbe essere stata "una bomba in una cassa di vino" ricevuta in dono dai passeggeri a far cadere l’aereo sul quale si ritiene che viaggiasse il leader del gruppo Wagner. Steele parlando all’emittente britannica Sky News ha commentato che "è una fine ironica per l’ex cuoco di Putin", ha detto in riferimento al soprannome di Prigozhin che ha iniziato la sua scalata al potere partendo dalla ristorazione.

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