scenari da brividi

Ucraina, Medvedev svela il vero obiettivo russo: "È chiaro come finirà"

Dmitry Medvedev, già presidente della Russia e ora numero due del Consiglio di sicurezza, è uno dei super-falchi di Vladimir Putin e, se quello che dice è davvero la linea del Cremlino, sembra difficile che la guerra in Ucraina possa giungere a breve a negoziati. L’Ucraina scomparirà come Stato in seguito a questo conflitto, ha scritto Medvedev, in un editoriale in occasione del 15esimo anniversario dell’invasione della Georgia da parte delle forze di Mosca. "È già chiaro ora come finirà: Kiev dovrà vedersela con una cocente sconfitta come i georgiani hanno dovuto fare allora. Lo Stato ucraino creato artificialmente sulle ceneri dell’Unione sovietica scomparirà dalla mappa politica del mondo", ha spiegato l’ex Presidente.

 

  

Non solo. Medvedev ha detto che Mosca è stata costretta a lanciare un’operazione militare contro l’Ucraina per prevenire un’aggressione da parte dell’Occidente e delle autorità di Kiev. "È noto il modo in cui l’Occidente e le sue marionette di Kiev hanno agito nella situazione del Donbass. È stata la stessa ipocrisia, gli stessi trucchi e la stessa agenda nascosta. I preparativi stavano gradualmente procedendo su tutti i binari possibili per un atto di aggressione su larga scala contro la Russia. Le cose stavano seguendo lo schema che era stato messo in atto in un Paese montuoso e leggermente più caldo del Caucaso 15 anni prima", ha scritto Medvedev riferendosi alla Georgia e all’Ossezia del Sud. "Solo con la forza si è evitato un esito fatale, perché i colloqui avevano perso ogni significato". "Abbiamo dovuto lanciare un’operazione militare. C’è un’enorme differenza tra la fiducia nei propri partner e l’ingenuità. Non sono riusciti a prenderci in giro", ha osservato Medvedev.