Droni ucraini sulla stazione di Kursk in Russia, risposta dai raid sui civili di Chernihiv
Oltre alle sette vittime già contate ieri, sale a 148 il numero dei feriti nell’attacco russo al centro della cittadina di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. L’aggiornamento del bilancio è stato dato dal capo dell’amministrazione militare della regione, Vyacheslav Chaus. Sono 41 i feriti che restano in ospedale dopo il ricovero di ieri, e di questi 15 hanno subito interventi chirurgici. I danni materiali riguardano oltre 500 appartamenti, secondo quanto riferito dallo stesso Chaus.
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Nel suo intervento notturno, il presidente Volodymyr Zelensky, che ieri era in visita a Stoccolma, ha ringraziato tutti coloro che si sono prodigati nei soccorsi alle vittime dell’attacco russo e ha assicurato che «I nostri guerrieri daranno alla Russia una risposta concreta» all’attacco russo contro Chernihiv. Tra le vittime una bambina di 6 anni. «Ringrazio tutti coloro che in tutto il mondo hanno condannato l’atroce attacco della Russia su Chernihiv che ha ucciso 7 persone, tra cui Sofia di 6 anni», ha aggiunto porgendo «le mie condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri cari».
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Intanto almeno cinque persone sono rimaste ferite nella città russa di Kursk a causa della caduta di un drone ucraino sullo scalo ferroviario cittadino. A comunicarlo ai media russi è stato il governatore regionale Roman Starovoit. Sempre a causa del pericolo di attacchi di droni ucraini, gli aeroporti moscoviti di Domodedovo e Vnukovo hanno sospeso arrivi e partenze. Proprio nella notte uno di questi droni è stato abbattuto nei pressi della capitale.