Putin punta all'Africa: "Soluzione per il Niger", telefonata con il leader del Mali
La guerra in Ucraina, lo scontro con la Nato, le operazioni russe in Niger. Vladimir Putin intervenendo all’XI Conferenza di Mosca sulla sicurezza internazionale si muove su più fronti. "I Paesi membri della Nato continuano a costruire e modernizzare le loro capacità offensive, fanno tentativi di trasferire il confronto militare nello spazio esterno e nello spazio dell’informazione. Utilizzano mezzi di pressione militari e non militari", ha detto il presidente russo. "Focolai di tensione sono presenti anche in altre regioni del mondo", ha aggiunto Putin, "e sebbene le sfide alla sicurezza in ciascuna di esse abbiano caratteristiche proprie, tutte sono generate da avventure geopolitiche, azioni egoistiche e neocoloniali dell’Occidente".
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L'Africa, dicevamo. Putin ha invocato una soluzione pacifica della crisi in Niger in una telefonata con il leader della giunta militare in Mali, Assimi Goita. "L’importanza di risolvere la soluzione in Niger esclusivamente con mezzi pacifici politici e diplomatici è stata enfatizzata", si legge in un comunicato del Cremlino che riferisce della telefonata. Insieme al Burkina Faso, il Mali ha dato il suo sostegno alla giunta militare che ha preso il potere in Niger il 26 luglio scorso, opponendosi a qualsiasi ipotesi di intervento militare da parte dell’Ecowas per ristabilire l’ordine costituzionale nel Paese. "Ho avuto una conversazione telefonica con il Presidente Putin. Abbiamo discusso della situazione in Niger. Ha sottolineato l’importanza di una risoluzione pacifica della situazione per una maggiore stabilità del Sahel", scrive in un tweet il leader e presidente di transizione del Mali, il colonnello Assimi Goita.