Putin presenta il conto a Prigozhin: che fine fa Wagner, soffiata degli 007
C'è ancora grande incertezza sul vero rapporto tra i mercenari del gruppo Wagner di Yevgeny Prigozhin e il presidente russo Vladimir Putin. Il golpe in Niger ha ridato rilevanza alla brigata dopo il ridimensionamento in Ucraina a seguito della rivolta che ha portato i carri armati dii Progozhin fino alle porte di Mosca. Ebbene, ora "il gruppo Wagner si sta probabilmente muovendo verso un ridimensionamento e un processo di riconfigurazione, largamente dovuto a un’esigenza di risparmiare sulle spese degli stipendi di personale, in un momento di pressione finanziaria", rivela il ministero britannico della Difesa nel consueto aggiornamento di intelligence sulla guerra in Ucraina, pubblicato su Twitter.
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Insomma, "dopo l’ammutinamento abortito dello scorso giugno 2023, lo Stato russo ha agito contro alcuni altri interessi commerciali del proprietario della Wagner, Yevgeny Prigozhin" affermano gli analisi dei servizi britannici che spiegano che questo processo è già iniziato. "C’è una realistica possibilità che il Cremlino non finanzi più il gruppo", si legge nel report.
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Va sottolineato, tuttavia, che i soldati di Wagner stanno avendo un ruolo sul confine tra Bielorussia, dove sono stanziati, e Polonia, contribuendo ad alzare la tensione con la Nato. "Putin e la Wagner minacciano i nostri confini", ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki in un’intervista al Corriere. "Da oltre due anni la Polonia subisce attacchi al confine orientale con la Bielorussia. È un piano congiunto di Russia e Bielorussia che vogliono destabilizzare non solo il nostro Paese, ma l’intera Ue".