Ucraina, attacco di Kiev al ponte di Crimea. Russia: "Non rimarrà senza risposta"
Un terzo missile ucraino è stato abbattuto vicino al ponte di Kerch, che collega la penisola di Taman, nel territorio di Krasnodar (Russia continentale), con la penisola di Kerch, appunto, in Crimea. A renderlo noto è stato il governatore della Crimea, Sergei Aksyonov. Poco prima, il ministero della Difesa russo aveva confermato che due S-200 erano stati intercettati e distrutti nella stessa area. "Grazie alle nostre forze della difesa aerea per la loro elevata professionalità e vigilanza", ha aggiunto Aksyonov. Il ministero degli Esteri russo ha poi condannato gli attacchi avvertendo che "non rimarranno senza risposta". Mosca ha annunciato di avere colpito 20 droni diretti verso la stessa regione.
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"Il sabotaggio dell’Ucraina non resterà senza risposta, non ci può essere alcuna giustificazione per azioni così barbare". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova commentando "i tentativi dell’Ucraina di attaccare il ponte di Crimea e la penisola". Lo riporta l’agenzia Tass. "Condanniamo fermamente questi attacchi terroristici", ha aggiunto Zakharova, "il ponte di Crimea è un’infrastruttura puramente civile e gli attacchi contro di esso sono inaccettabili".
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Il ponte di Crimea è stato poi riaperto al traffico dopo gli attacchi missilistici denunciati dall’amministrazione russa della penisola. Ne dà notizia l’agenzia russa Interfax che cita un canale Telegram che monitora la situazione della viabilità sul ponte. Il governatore della Crimea occupata Sergey Aksyonov in precedenza ha denunciato attacchi all’infrastruttura, affermando che la difesa aerea è riuscita ad abbattere tre missili ucraini. Il ponte che collega la Crimea alla Russia attraverso lo Stretto di Kerch ha un grande significato per Mosca, sia dal punto di vista logistico, in quanto arteria fondamentale per le forniture militari e civili, che psicologico come affermazione del controllo del Cremlino sulla penisola annessa illegalmente nel 2014.