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Migranti, il Regno Unito non li vuole più: la scelta per bloccare gli arrivi

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Esponenti conservatori britannici ritengono che il partito farà una campagna per lasciare la Convenzione europea per i diritti umani per aiutare l’avanzata di politiche tese a fermare l’arrivo dei migranti attraverso la Manica. Lo spiega la Bbc, ricordando pure la frustrazione del governo dei Tories quando lo scorso anno la Corte Europea dei diritti umani bloccò, quando il primo aereo era pronto a decollare, il trasferimento dei migranti in Ruanda. 

 

 

Secondo le fonti della Bbc, che cita un sottosegretario senza farne il nome, a Londra c’è chi ritiene che la Corte stia punendo il Regno Unito per la Brexit. Interpellato, un portavoce del governo ha ribadito che la posizione del governo è di continuare a «rispettare i suoi obblighi internazionali». «Noi crediamo che la nostra legge per fermare i barchini produrrà i cambiamenti necessari per ridurre gli incentivi che spingono le persone a rischiare la vita attraversando illegalmente la Manica, mentre rimaniamo membri della Convenzione per i diritti umani europea», ha spiegato il portavoce. 

 

 

Ma il sottosegretario all’immigrazione, Robert Jenrick, alla domanda se il governo esclude l’uscita dalla convenzione ha risposto così: «Faremo tutto quello che è necessario per difendere i nostri confini e mettere ordine nel nostro sistema per l’asilo». E all’intervistatore di Times Radio che insisteva chiedendo se tutto il necessario comprende anche l’uscita dalla convenzione, ha infine replicato: «Faremo quello che è richiesto, adotteremo tutte le azioni necessarie».

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