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Guerra in Ucraina, momento critico della controffensiva sul fiume Dnipro

Forze ucraine sembrano aver condotto un raid limitato attraverso il fiume Dnipro nell’oblast di Kherson, anche se non è chiaro se le forze di Kiev siano riuscite a stabilire una presenza durevole sulla riva sinistra del corso d’acqua, che delimita la linea del fronte nel sud dell’Ucraina. A scriverlo è il think tank americano Institute for the study of war (Isw). Diversi blogger militari russi, nota l’Isw, hanno riferito ieri che forze ucraine «hanno fatto approdare fino a sette barche con 6-7 persone a bordo sulla riva sinistra del Dnipro, vicino all’insediamento di Kozachi Laheri, sono passate attraverso le linee difensive russe e sono avanzate in profondità di 800 metri». Uno di questi ‘milblogger’ ha anche notato che la difesa russa in questa area risultava indebolita perché i militari più preparati di una divisione aerotrasportata, che c’erano prima, erano stati mandati nell’oblast di Zaporizhzhia e sostituiti da truppe di mobilitati. 

 

  

 

Il capo dell’amministrazione filorussa di Kherson, Vladimir Saldo, «ha minimizzato» le notizie dello sbarco, affermando che gli ucraini erano stati respinti dall’artiglieria. Ma probabilmente, nota l’Isw, Saldo voleva evitare di creare panico. Immagini satellitari sembrano confermare che nell’area «vi sono stati significativi combattimenti, probabilmente preceduti o accompagnati da fuoco di artiglieria». 

 

 

A fine giornata, i milblogger russi affermavano che le forze di Mosca mantenevano il controllo di Kozachi Laheri, avendo respinto le forze ucraine sulla riva del fiume, dove vi erano ancora piccoli scontri a fuoco. Per ora l’Isw non ha evidenze visive della presenza di un sostanziale numero di forze ucraine nella zona. i resoconti dei milblogger sono coerenti «con un raid limitato attraverso il fiume più che un’ampia operazione», nota il think tank, aggiungendo che i funzionari ucraini non hanno fatto alcun commento in proposito. La controffensiva va avanti.