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Ucraina, gli attacchi ai ponti in Crimea mandano in crisi i russi
La Crimea è sempre più uno dei teatri centrali della guerra in Ucraina. Le forze di Kiev attaccano regolarmente le infrastrutture della penisola annessa dai russi, oltre che cercare di portare la guerra sotto il naso di Vladimir Putin con i raid di droni su Mosca. Gli attacchi ucraini a due ponti chiave che collegano la penisola di Crimea occupata con la regione di Kherson occupata dalla Russia «probabilmente porranno notevoli interruzioni alla logistica» per l’esercito russo, ha affermato l’Istituto per lo studio della guerra (ISW) nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto. Ieri l’Ucraina ha lanciato attacchi missilistici di precisione sui ponti stradali di Chonhar e Henichesk. Fonti russe hanno diffuso immagini che mostravano «danni significativi» al ponte di Henichesk spiegando che una sezione è parzialmente crollata, ha sottolineato il think tank con sede negli Stati Uniti.
Il ponte Chonhar nel frattempo ha subito «danni minori» secondo i filmati pubblicati da fonti russe. Non è chiaro quanto velocemente i tecnici russi saranno in grado di riparare il ponte di Chonhar ed è altrettanto poco chiaro se sia stato riparato il ponte ferroviario di Chonhar che le forze ucraine hanno colpito il 29 luglio. È comunque evidente che alcune rotte che i militari potrebbero essere costretti a utilizzare sono adesso più vicine, e quindi esposte, alle posizioni ucraine nell’oblast superiore di Kherson e in molti casi si trovano all’interno del raggio di artiglieria della sponda occidentale del fiume controllata dagli ucraini, ha affermato l’ISW. Le forze russe probabilmente possono ridurre i rischi del fuoco indiretto ucraino in quest’area prendendo strade di villaggio più lente e meno efficienti ma a costo di un supporto logistico più lento e complicato.