Guerra in Ucraina, la Russia è furiosa per la conferenza di Gedda: ultimatum senza senso
La Russia critica l’uso che «il regime di Kiev» e l’Occidente hanno fatto della conferenza di Gedda da cui hanno tentato di imporre «l’ultimatum senza senso» della formula di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A esprimersi così è stata la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, secondo la quale «promuovendo la ‘formula’ di Zelensky, il regime di Kiev e l’Occidente stanno cercando di sminuire la grande importanza delle iniziative presentate da altri Paesi e di monopolizzare il diritto a presentarle».
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Secondo Zakharova, «nessuno dei dieci punti» del piano sostenuto da Zelensky «è concepito per trovare una soluzione alla crisi attraverso colloqui e sforzi diplomatici». «Tutti insieme costituiscono un ultimatum senza senso per la Russia», ha insistito, accusando l’Ucraina - secondo l’agenzia Tass - di voler «prolungare» la guerra tra le due nazioni. Per la portavoce, una futura formula di pace deve riaffermare «i fondamenti originari della sovranità ucraina», compresi «neutralità» e il riconoscimento della «nuova realtà territoriale» dopo i referendum - non riconosciuti dalla comunità internazionale - nelle regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
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