territori ucraini occupati
Ucraina, scrematura e "russificazione". Spunta il report sul ricatto dei passaporti
Stando a quanto si apprende dai media, i territori ucraini occupati da Mosca starebbero subendo una vera e propria russificazione su tutti i fronti. Un nuovo report indipendente, pubblicato dallo Humanitarian Research Lab dell'università di Yale, ha fatto luce sulla questione. I ricercatori dell'Ong Conflict Observatory hanno scoperto che le autorità occupanti obbligano gli ucraini a richiedere il passaporto russo per accedere ai servizi di base come l'assistenza sanitaria e i beni di prima di necessità, rinunciando all'identità ucraina, in un "tentativo sistematico" di cancellarla.
Le conseguenze? Chi non adempie agli obblighi prescritti dalla Federazione russa diventa automaticamente uno straniero ed è soggetto a minacce, espropri, detenzione in carcere o nella peggiore delle ipotesi alla deportazione. Il tutto a partire dall'1 luglio 2024. Gli ucraini, così, si trovano costretti a giurare fedeltà allo Stato russo contro la loro volontà.
Intanto Mikhail Mishustin, il premier russo, ha dichiarato che il numero di passaporti rilasciati nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson ammonta a un milione e mezzo. Il commissario russo per i diritti dei bambini, Maria Lvova Belova, incriminata dalla Corte penale internazionale insieme al presidente Vladimir Putin, ha poi rivendicato il trasferimento di 700mila minorenni in Russia dall'inizio della guerra. "La Russia ora sta definitivamente scremando la popolazione delle aree occupate. Tutti coloro che si rifiutano di piegarsi a pressioni straordinarie e illegali per far loro accettare la cittadinanza russa potranno essere detenuti o deportati nel 2024, eliminando una volta per tutte gli individui non conformi dalle popolazioni locali. La Russia potrà quindi conservare o vendere le proprietà di coloro che non hanno la cittadinanza a investitori più compiacenti. Coloro che non vengono espulsi saranno probabilmente ridotti alla miseria venendo esclusi dagli aiuti umanitari e vietando loro un posto lavoro, l'accesso ai trasporti e la proprietà privata", si legge sul report.